
La Pandemia da Covid 19 ci ha davvero insegnato tanto, sulla prevenzione delle malattie virali, sul distanziamento, la sanificazione, l’importanza della mascherina sempre indossata, ma ha indebolito significativamente e pericolosamente, in alcuni di noi, l’attenzione altrettanto importante, sulle problematiche metaboliche, in particolare per quanto riguarda il rischio colesterolo elevato.
Questa giusta attenzione, per i valori in eccesso di colesterolo, non deve spingerci a considerarlo “il male assoluto”, in quanto esso appartiene alla grande famiglia dei lipidi o grassi ma, in giusta quantità, nel sangue circolante, è un utile costituente delle nostre membrane cellulari, per cui è indispensabile nella costruzione di cellule nuove e sane … quindi solo il suo eccesso si dimostra fortemente dannoso per la nostra salute.
Da parte di coloro che sono soliti abusare con le proprie scelte alimentari a tavola, si obietta spesso che la maggior parte del colesterolo presente nel nostro organismo sia di origine proprio dalla sintesi operata dal nostro organismo e solo il 30% del colesterolo totale sia stato introdotto con la dieta, per cui alcuni si “sentono autorizzati” a non fare troppa attenzione alle scelte alimentari e a non limitare l’assunzione di cibi ricchi di colesterolo … nulla di più sbagliato!
Una prima ragione deriva dal fatto che una frazione di colesterolo del 30%, quale quella del colesterolo di origini alimentare, non è certo una quota parte trascurabile, dell’intero quantitativo di colesterolo presente nel nostro organismo.
In secondo luogo, occorre fare attenzione alle componenti di colesterolo presenti in noi, in quanto esiste una componente di colesterolo LDL che, se risulta elevata, nel sangue circolante, indica un maggior fattore di rischio per la nostra salute, mentre la componente HDL del colesterolo risulta più protettiva nel confronto del rischio di incorrere in malattie cardiache e circolatorie.
In terzo luogo, una corretta alimentazione non si pone soltanto il traguardo di regolare e ottimizzare l’apporto di colesterolo assunto con la dieta, ma anche di rendere disponibili, al nostro organismo, tutti i fattori protettivi che possano controbilanciare il rischio diretto, indotto da un colesterolo fuori norma e da qui deriva la positività, per mantenere il rischio di incorrere nelle dislipidemie, del connubio “sana alimentazione + attività fisica e stile di vita dinamico”, capaci di fare prevenzione e creare un microcircolo, una grande e la piccola circolazione efficaci e senza segni di disfunzioni o di placche ateroma siche.
La sensazione di impotenza, nei confronti dell’infezione da Covid 19, i periodi di forzato confinamento in casa, l’impossibilità di contatti a 360 gradi con parenti e amici, i condizionamenti sugli spostamenti e sul periodi di vacanza, hanno profondamente segnato la nostra attuale società e sono molte le persone che hanno interrotto una sana alimentazione, o una dieta personalizzata, sfogando la propria tensione emotiva, su scelte a tavola non sempre in linea con le nostre esigenze nutrizionali e con l’idea di prevenzione dei rischi cardiovascolari.
E’ comprensibile come, nei momenti meno felici, il cibo appaia come “elemento consolatorio” ma, con un pizzico di attenzione in più, tutti noi sappiamo quanto sia facile evitare quell’ingrediente, dosare quel condimento, moderare quell’aggiunta o quella farcitura, portando in tavola alimenti “più sani e altrettanto buoni”, oltre che amici del nostro cuore e della nostra circolazione.
Se avevamo già intrapresa una dieta e l’abbiamo improvvisamente interrotta, a motivo del Covid 19 oppure semplicemente per stanchezza o per disaffezione a quello schema alimentare, ritroviamo dunque la motivazione a riprendere le buone scelte alimentari, a tutto vantaggio dell’apporto equilibrato di colesterolo, di energia, di macro e di micronutrienti, in grado di farci stare bene e poter affrontare il rischio pandemico non con un organismo defedato, ma con le migliori difese corporee schierate a difesa della nostra salute!
Se avevamo già da tempo sottovalutato il nostro rischio colesterolo elevato, timorosi di non essere capaci di compiere scelte più attente a tavola, è questo il momento per rivolgerci al Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione, in modo da iniziare un percorso di ottimizzazione della nostra alimentazione che ci porti non solo a diminuire l’apporto alimentare di colesterolo, ma a fare prevenzione alimentare più ampia e ad imparare come ci siano fattori protettivi, quali ad esempio alcune vitamine, alcuni sali minerali importanti, acidi grassi monoinsaturi, polinsaturi, fattori antiossidanti, omega-3 e altri micronutrienti ancora, in grado di abbassare il nostro rischio di incorrere in malattie cardiovascolari e di innalzare al massimo le nostre difese immunitarie, così essenziali, specie in clima di Pandemia da Covid 19.
Dr. Roberto Vergani, Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione
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