Il cibo come terapia

IL CIBO COME TERAPIA

A volte il vero farmaco è il cibo!

Nelle malattie metaboliche e nelle malattie croniche, spesso il vero farmaco è il cibo, che si dimostra in grado di apportare tutti i principi nutritivi che possono mettere in grado le cellule, i tessuti, gli organi e gli apparati del nostro organismo, di approntare le difese e di circoscrivere, con il concorso di farmaci appropriati, il danno metabolico cagionato dalla malattia cronica. Dunque i farmaci, nelle malattie croniche non riescono a risolvere completamente il danno inferto al nostro organismo, ma farmaco e corretta nutrizione possono dare modo di creare una risposta progressiva, forte e decisiva a sostegno della nostra salute! L’Obesità, ad esempio, è una grave malattia cronica che porta a complicanze spesso invalidanti, contro la quale non esiste un farmaco che la combatta e la vinca in poco tempo. La dietoterapia bilanciata a restrizione calorica moderata consente di perdere peso in modo graduale e rispettoso dei fabbisogni di nutrienti della persona, con grande beneficio per quanto riguarda il rischio metabolico di complicanze legato all’eccesso del peso corporeo.

Il Diabete è una malattia metabolica che porta a complicanze severe a danno di organi importanti quali la vista, il cuore, il rene, il cervello e che deve essere tenuta a bada sia con farmaci specifici, sia attraverso una corretta alimentazione. La dietoterapia, in caso di Diabete, si preoccupa di raggiungere un buon compenso glicemico nel paziente, evitando l’utilizzo di zuccheri semplici a rapido assorbimento e distribuendo opportunamente i nutrienti nell’ambito della giornata alimentare ottimale per le abitudini di vita del paziente stesso. L’Ipertensione è un altro esempio di terapia farmacologica che, se supportata da buone abitudini alimentari, consente ottimo compenso metabolico. La dietoterapia iposodica consente di creare nel paziente la condizione di minore sensibilizzazione delle arterie agli stimoli pressori e raggiungere una pressione normale con il minor uso di farmaci possibile. Nelle Dislipidemie, colesterolo e trigliceridi elevati, causano forte rischio di incorrere in serie problematiche cardio-circolatorie.

Al fianco della terapia farmacologica, la dietoterapia consente di diminuire il colesterolo assunto con la dieta, produrre meno trigliceridi, assumere fattori nutrizionali protettivi sulla circolazione, con indubbio vantaggio della salute del paziente. I pazienti affetti da Celiachia (Intolleranza al Glutine), si gioveranno particolarmente della Dietoterapia specifica, volta ad eliminare totalmente i cibi che contengono glutine al loro interno e della redazione di una dieta basata su tutta una serie di prodotti specifici, creati appositamente per rispondere alle esigenze nutrizionali del paziente con Celiachia. La dietoterapia consente, in modo lento e graduale, di modificare positivamente le abitudini scorrette che hanno portato il nostro corpo ad ammalare, consentendo non solo la perdita progressiva del peso corporeo, ma di rendere il nostro organismo più reattivo agli stimoli di aumento della glicemia e della pressione arteriosa. Alcune persone seguono auto prescrizioni o diete fortemente carenziate in nutrienti oppure sono soggetti a malassorbimento intestinale che porta sovente a forme severe di malnutrizione calorico-proteica, in questi casi la Dietoterapia è rivolta a supportare e riequilibrare prontamente le carenze emerse, utilizzando scelte alimentari che promuovano una facile digestione o, nei casi più gravi, prescrivendo prodotti specifici caratterizzati da estrema digeribilità e capacità di assorbimento intestinale facilitato.

Un fenomeno molto diffuso tra la popolazione e di grave disagio è la Stipsi, spesso legato ad una scarsa assunzione di acqua nel corso dell’intera giornata e di insufficiente utilizzo di fibre naturali. La corretta Dietoterapia è indirizzata ad ottimizzare il contenuto di fibra sia solubile che insolubile, attivandola e rendendola funzionale attraverso la raccomandazione di ber molta acqua nel corso delle 24 ore. Occorre dunque ripensare alla dieta, spesso solo intesa come restrizione di calorie al solo fine di perdere peso, riconsiderandola come una grande opportunità di equilibrare e di rafforzare il nostro organismo, rendendolo in grado di affrontare meglio i tanti rischi di ammalare, per eccesso o per carenza di principi nutritivi essenziali per il nostro benessere. Dietoterapia non deve essere quindi un termine che spaventa e ci fa sentire “malati” ma un termine che ci ricorda come il cibo sia, fin dai tempi di Ippocrate e dagli albori della medicina naturale, il presidio primario per nutrire in modo equilibrato le nostre cellule, farle funzionare al meglio, renderle resistenti agli agenti patogeni, curare in modo risolutivo eventuali danni che si fossero venuti a creare nel tempo.

 

Dr. Roberto Vergani