
Non passa giorno che, sui media, non si parli diffusamente di quanto importante sia l’effetto facilitante e promuovente, nei confronti della malattia ipertensiva, dell’eccessivo utilizzo di sale a tavola, eppure sono moltissime le persone che si stupiscono per la difficoltà, con la quale, la loro ipertensione tenda a normalizzarsi, pur assumendo scrupolosamente la terapia farmacologica loro indicata, ma senza controllare l’apporto di sale nella loro alimentazione.
Quando la malattia ipertensiva è ormai in atto, certamente la dietoterapia iposodica è un’arma preziosa che, in sinergia con la terapia farmacologica, può portare alla normalizzazione la pressione arteriosa e prevenire efficacemente le complicanze ad essa correlate.
Un ulteriore passo avanti è di “fare prevenzione”, senza attendere che la malattia ipertensiva sia già in atto o, ancora peggio, senza aspettare che le complicanze di un’ipertensione fuori controllo, abbiano già causato grave danno sugli organi più nobili del nostro organismo.
Un grande aiuto, nella prevenzione della malattia ipertensiva, potrebbe arrivare da una piccola, ma molto importante riflessione, sulla differenziazione tra un “cibo saporito” e la percezione del “sapore vero del cibo” che assumiamo:
- La sempre maggiore diffusione di alimenti in scatola, cibi precotti, precucinati o addirittura già pronti all’utilizzo diretto, ha spinto le aziende produttrici ad utilizzare il sale, in quantità non trascurabile, per assicurare una conservazione più prolungata nel tempo, oltre ad utilizzare, a volte, particolari integratori chimici, che conferiscono “sapidità” agli alimenti e “quel particolare sapore intenso” che fidelizza i consumatori nel scegliere quello specifico prodotto, al posto di altri della concorrenza.
- I consumatori più attenti, non solo al gusto, ma alla loro salute, scelgono, al contrario, proprio quegli alimenti che non sono caratterizzati da una presenza di sale e/o di accentuatori chimici di sapidità, perché amano percepire il sapore piacevole e appagante, proprio degli alimenti che hanno consapevolmente deciso di mangiare … evitando di “rovinarli” con l’aggiunta di sale da cucina in eccesso.
Consapevoli allora, che un buon controllo del sale da cucina aggiunto agli alimenti e la scelta attenta di cibi che non siano già, di per sé, ricchi di sale, possono risultare scelte veramente vincenti, per ottenere una prevenzione efficace nei confronti dell’insorgenza della malattia ipertensiva, iniziamo dunque, fin da subito, ad assaggiare con maggiore attenzione i cibi, quando stiamo cucinando, in modo da ricercare il piacere del sapore vero degli alimenti e dosando l’aggiunta del sale da cucina in modo davvero attento, scrupoloso e grandemente salutare!
Dr. Roberto Vergani, Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione
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