
Uno studio scientifico recente elogia l’importanza della sana alimentazione a tal punto, da affermare che più di due terzi delle morti causate da cardiopatia ischemica potrebbero essere evitate con il solo apporto alimentare equilibrato.
A pubblicare la notizia è una rivista scientifica autorevole quale l’EUROPEAN HEART JOURNAL e può essere letta in due direzioni: da un lato come importanza della prevenzione, vale a dire investire risorse e credere nella sana alimentazione come fattore protettivo, nei confronti della cardiopatica ischemica, dal lato opposto come “un dovere della Comunità Scientifica” di informare la popolazione che la cattiva alimentazione è un fattore primario nella diffusione della malattia coronarica e circolatoria.
Occorre dunque non stancarci di sensibilizzare la popolazione su alcuni punti cardine della prevenzione:
- Controllo della quantità di zuccheri semplici e zuccheri complessi assunti, nel corso della nostra giornata alimentare.
- Evitare di aggiungere sale da cucina, dadi per brodo, accentuatori di sapidità, a sproposito, nella preparazione e cottura dei cibi.
- Limitare il più possibile di scegliere cibi salati già di per sé o conservati sotto sale o in salamoia e limitare l’utilizzo dei cibi in scatola con presenza di sale.
- Evitare grassi di condimento in eccesso, cotture in frittura, aggiunta di burro, lardo, strutto alle preparazione.
- Limitare grandemente l’apporto di cibi ricchi di colesterolo.
- Limitare e, possibilmente azzerare il consumo di alcool, specie se assunto lontano dai pasti.
- Incentivare l’utilizzazione di verdure fresche e di frutta fresca.
- Aumentare, se tollerati, i legumi, quale scelta alimentare, nella nostra dieta, in particolare riscoprendo le ricette tradizionali a base di pasta integrale con legumi.
- Preferire i tagli magri di carne, le carni bianche e togliere il grasso visibile nella porzione pronta in tavola.
- Aumentare la frequenza di assunzione del pesce tradizionale ed in particolare del pesce azzurro, ricco di Acidi Grassi della Serie Omega-3.
- Evitare ogni aumento di peso corporeo e temere in particolare l’aumento di grasso in regione addominale.
- Promuovere uno stile di vita dinamico e attivo, aumentando, quotidianamente e regolarmente, ogni attività fisica attiva che ci sia possibile effettuare, in modo da migliorare l’efficienza del nostro cuore e della nostra circolazione.
Facciamo diventare, sensibilizzati dalla pubblicazione comparsa sulla Rivista Scientifica Europea di Cardiologia, la dieta sana ed equilibrata un fattore davvero primario nella prevenzione dell’infarto miocardico e delle malattie vascolari, limitando gli eccessi di nutrienti, rifiutando le mode dietetiche dell’ultimo minuto, rifuggendo da alimentazioni monotone, squilibrate o carenziate in nutrienti essenziali per il nostro star bene.
Dr. Roberto Vergani, Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione
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