
Zuccheri come se nevicasse, glicemia alle stelle, colesterolo fuori controllo, grassi saturi a raffica, cibi salati e piccanti a piene mani, salsine e condimenti a dismisura, il tutto cercando di accampare la solita scusa che “siamo nel periodo di Natale”, non fa certo bene al nostro metabolismo e alla nostra salute!
Occorre, al contrario, ricordarci sempre che il nostro metabolismo non va mai in vacanza e si comporta sempre, in ogni stagione dell’anno, quindi, anche a Natale e Capodanno, nello stesso modo,e necessitando sempre delle stesse attenzioni, senza poter “fare mai compensazione” tra carenza ed eccesso di nutrienti.
Il periodo Natalizio è certamente il “numero uno in assoluto”, come rischio di compiere eccessi a tavola, complice le basse temperature, che ci inducono a mangiare in modo più calorico, ma, soprattutto, complice una certa “deregulation psicologica” che fa, delle feste di Natale e di Fine Anno, una specie di lasciapassare alla libera trasgressione a tavola.
Difficile, allora, non assaggiare, giusto per sentirne in anteprima il sapore, una buona fetta di Panettone o di Pandoro, ma non sono solo i dolci della tradizione Natalizia a tentarci, infatti il Nostro Paese, forse unico al Mondo, per le tante buone ricette locali e nazionali, è tutto una gara a mettere in tavola cibi favolosi, gustosi, ma quasi sempre calorici e, soprattutto, non sempre dietetici.
Senza assolutamente colpevolizzarci, se dovesse capitare, sotto Natale, di assaggiare qualche buon manicaretto, cerchiamo tutti noi di saper meglio programmare le scelte, sia a pasto che fuori dal pasto, per non rischiare davvero di esagerare con l’assunzione di chilocalorie e di principi nutritivi in eccesso.
Un buon consiglio è quello di “saper fare bene la spesa”, evitando di riempire il nostro carrello con cibi tutti e contemporaneamente al top, programmando meglio del solito gli abbinamenti e le occasioni in cui, quel determinato cibo, venga davvero apprezzato.
Da non trascurare, oltre all’eccesso di assunzione dei cibi della tradizione Natalizia, esiste il rischio concreto di aggiungere le trasgressioni a base di bevande: vini da pasto, vini da aperitivi e da dessert, oltre alla tradizione di stappare, in più e più occasioni, spumanti e il tradizionale Vin Santo, possono accrescere l’apporto energetico, oltre a mettere a dura prova il nostro fegato.
Un Natale un po’ più sobrio e più attento alla buona tavola non causerà certamente nessun disagio a tutti noi ma, al contrario, ci consentirà di valorizzare opportunamente i cibi della tradizione Natalizia, senza appesantire la nostra digestione, riscoprendo l’importanza di mangiare sempre in modo equilibrato e metabolicamente più opportuno per il nostro star bene a tavola!
Dr. Roberto Vergani, Medico Specialista in Scienza dell’Alimentazione
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